Antonello Vanni
 
Nota biografica
Antonello Vanni — classe 1967, originario di Luino (Varese) — si è laureato in lettere moderne con una tesi sull’identità giovanile a indirizzo psicopedagogico; si è perfezionato in bioetica presso l’Università cattolica di Milano e diplomato in chitarra presso l’Accademia d’arte musicale di Varese. 
Insegnante di lettere, si occupa di tematiche giovanili riguardanti l’educazione all’affettività e alla responsabilità: nel 2004 ha infatti pubblicato per la Francesco Nastro Editore di Luino il libro, recensito ad esempio da «Avvenire» e «Zenit» — nonché nominato da «Il Foglio» —, Il padre e la vita nascente. Una proposta alla coscienza cristiana in favore della vita e della famiglia (cfr. www.antonello-vanni.it) che raccoglie i testi delle lezioni che ha tenuto come docente presso l’Ateneo pontificio “Regina apostolorum” di Roma nei corsi e nei master di bioetica. Sempre sul tema della paternità, nel 2006 ha curato (per Lampi di stampa di Milano) il libro Il Selvatico Il padre Il dono del professor Claudio Risé, apprezzato giornalista per il cui saggio Cannabis. Come perdere la testa e a volte la vita — uscito a maggio del 2007 per le Edizioni San Paolo di Cinisello Balsamo (Milano) — ha guidato e gestito l’opera preliminare di ricerca e documentazione. 
Attualmente sta preparando una pubblicazione sulla figura paterna nella letteratura italiana da Dante a Manzoni, fino al romanzo e alla lirica del Novecento. 
Studia le relazioni tra letteratura ed esistenza umana con l’obiettivo di esplicitare l’aspetto conoscitivo, orientativo e costitutivo della letteratura stessa. In tal senso ha svolto un’intensa attività che lo ha portato sia a presentare libri di diversi autori, sia a impegnarsi come relatore nell’ambito di numerosi convegni tra i quali ricordiamo “L’identità tra nomadismo e ospitalità” nel ciclo di appuntamenti “Brescia città multietnica. La nostra identità e le altre nell’epoca della globalizzazione” (organizzato nel 2001 dall’Asm e dal Comune di Brescia). Dopo aver partecipato fra il 2001 e il 2002, presso il palazzo civico “Verbania” di Luino, alle conferenze “Immigrati: perché no?” (dibattito cui ha contribuito con una dissertazione sul radicamento e l’identità, la comunità vivente ed il concetto antropologico del dono) e “Pasolini, un poeta tra l’altro”, nel 2003 si è recato a Montagnana (Padova), per parlare e pronunciarsi al convegno “Agorà — vitamine politiche per l’epoca attuale”, culminato nella conferenza “Che ora è? L’ora del ritorno del Sacro. Dalla politica per i mercanti a una politica per gli esseri umani viventi”. 
Al Liceo scientifico di Luino ha prima tenuto nel 2002 un corso sull’“Identità giovanile nella società dei consumi”, per poi condurre nel 2003 il Laboratorio di cineforum “L’essere umano, la libertà e la storia”; per “Varese Corsi/Comune” ha coordinato nel 2002 il ciclo di incontri “Identità maschile e figura del padre nello sviluppo affettivo e psichico dei figli” e, a novembre del 2005, il ciclo ulteriore (destinato a insegnanti, genitori ed educatori) “Essere educatori nella società senza padre”. 
 
 
 
Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001 
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