Fabio Franzin 
-Testi scelti dalla raccolta inedita NOIaltri-
Povere statue. Mai state scolpite 
mai state toccate da arte o scalpello 
scaricate dalla stiva sull’asfalto 
 
bollente dell’estate stese e per le 
storte pose degli arti derise. Statue 
del gelo nell’algore che ci avvolge. 
 
Impresse nel display di qualche 
telefonino quale esotica immagine 
di viaggio da mostrare ai mostri amici 
 
le angurie fresche a fette nei tavoli 
il ghiaccio nei cocktail a cubetti 
quel ghiaccio triturato dai sorrisi
 
 
Il 14 luglio 2007, in un’area di servizio del Mestrino, da un camion frigorifero tedesco che trasportava angurie, furono estratti i corpi congelati di tre clandestini iracheni. I giornali riferirono delle risa divertite dei turisti di passaggio, delle foto ricordo fatte coi telefonini.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oggi, il kosovaro che lavora con me 
mi ha chiesto se potevo imprestargli 
cinquanta euro si guardava nei piedi 
 
mentre formulava quella sua richiesta 
chissà quanto a lungo meditata — lo sa 
che ho due figli il mutuo per la casa 
 
e tutto il resto — e sono sicuro sapesse 
anche la mia risposta perché non se l’è 
presa sì sì certo comprendo continuava 
 
a dire scrollando la testa intanto che ci 
avviavamo verso i reparti stretti i guanti 
nella mano. Però io non lo conoscevo 
 
quello che ha dovuto dire mi dispiace 
proprio quando suonava la sirena e non 
c’era più tempo neanche per la vergogna.
 
Nota biografica
Fabio Franzin, nato nel 1963 a Milano, vive a Motta di Livenza (Treviso). 
Ha pubblicato in italiano una silloge di liriche (Il groviglio delle virgole, introduzione di Elio Pecora, Stamperia dell’Arancio, Grottammare, 2005) ed anche, scritti però nel dialetto veneto-trevigiano dell’Opitergino-Mottense, i seguenti libri di poesia: El coeor dee paroe, prefazione di Achille Serrao, Zone Editrice, Roma, 2000; Canzón daa provenza. E altre trazhe d’amór, Fondazione “Corrente”, Milano, 2005 (quest’opera si è meritata il Premio “Edda Squassabia”); Pare, introduzione di Bepi De Marzi, Edizioni Helvetia, Spinea, 2006; Mus.cio e roe, introduzione di Edoardo Zuccato, Le Voci della Luna, Sasso Marconi, 2007 (questo volume ha vinto il Premio “San Pellegrino Terme”, il Superpremio “Insula Romana”, il Premio “Guido Gozzano” e, al Concorso “Antica badia di San Savino”, il premio speciale della giuria); Fra but e ortìghe, Circolo culturale “Menocchio”, Montereale Valcellina, 2008; Fabrica, Edizioni Atelier, Borgomanero, 2009. 
È autore sia dell’e-book Entità, uscito per le Biagio Cepollaro E-dizioni di Milano nel 2007, sia della raccolta in versi Erba e aria, consultabile in Dall’Adige all’Isonzo. Poeti a nord-est, un’antologia lanciata sul mercato nel 2008 dalla Fara Editore di Santarcangelo di Romagna. 
Suoi componimenti sono apparsi in numerose riviste o antologie e sono stati tradotti in inglese, arabo, cinese, francese, spagnolo, tedesco, sloveno. 
Ha partecipato a rassegne poetiche in Italia e all’estero.
 
 
Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001 
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