Lascia che taglino le forbici
di luce il campanile delle chiese
e cucia il vento un passante
all’imponente cintura del cielo
ingrassato di caldo e di canto
s’imbeva il cotone di nuvole
d’un liquore aereo d’azzurro
e pianga dagli occhi del sole
al centro del cielo una fune
d’ocra giallo e arancione
che rompano code d’uccelli
la pallida scia d’un vecchio dolore
che non debba estirparmi dal ventre
come un cancro un furioso
sentire innocente
e non debba mai più abortire
ogni giorno come un figlio
l’amore.
[…]
Vedo lievitare la notte
gonfiarsi nel cielo
un amaro pane bollente
croccante dei canti dei grilli
nell’odore gravido dei ciclamini
sulla finestra a partorire
gemme che canteranno
ritte e protese domani nel sole.
In punta di piedi
arrampicate sul muro
le lancette dell’orologio
percorrono in cerchio le ore
mi lascio affondare
in fiotti di ventilatore
che scavano sulle lenzuola
e sulla pelle un sentore
di fresco mentre appassisco
mi accartoccio
nell’aria mi fondo
ricresco.
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Chiara De Luca si è laureata presso l’Università di lingue e letterature straniere di Pisa; ha frequentato la Scuola europea di traduzione di Magda Olivetti a Firenze, il Master in traduzione letteraria per l’editoria dell’Università di Bologna, e un dottorato in letterature europee.
Ha collaborato come insegnante con diverse scuole di lingue e di italiano per stranieri, e come traduttrice con diversi festival internazionali di poesia.
Ha tradotto La vita promessa di Guy Goffette (Gedit, Bologna, 2004) e Tra le mani il divino di John Deane (Gedit, Bologna, 2006), e poesie di Douglas Dunn per «Nabanassar» e «La clessidra».
Sue poesie sono state pubblicate su «Sinestesie», «Poesia», «Faranews», «Tellusserra» e sul blog «LiberInVersi».
È inclusa nell’antologia La coda della galassia (Fara Editore, Santarcangelo di Romagna, 2005). Ha pubblicato i romanzi La collezionista. Ovvero la sindrome di Babbo Natale (Fara Editore, Santarcangelo di Romagna, 2005) e La Mina (stra)vagante (Fara Editore, Santarcangelo di Romagna, 2006).
Collabora con «Poesia», «Sinopia» e «Nabanassar».
Collabora come insegnante di inglese, francese e tedesco con l’Istituto “Vico” di Bologna. Lavora per la casa editrice Compositori.
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Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001
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