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A S. P.  
Non invidiarle solitudine,  
lei scrive al cielo, giacciono lettere  
tra ingombro e macerie di stelle,  
un’assoluta certezza:  
non ti appartiene prima stagione che ti sfiora,  
ripete l’importuna severità del ricordo —  
vedi? Si staglia contro, azzurro polvere  
di roccia che protende —  
ma rapida a schivarla  
prendi parola di luna  
a tuo modello.  
A Michael  
Non sarà giusto, d’accordo,  
ma è per nascita che l’erba si fa viva,  
non sempre svetta luna di acidi colori:  
le alture le colline ingannano,  
com’è vistosa l’erba che le infesta  
mentre alberi e legami invecchiano —  
ce l’hai nello sguardo quando vinci,  
malattia traditora —  
sono le tue zampate una mattina.  
A S. P.  
Non so, le dà fastidio l’aria,  
blu di quei bastardi giorni d’inverno,  
blu che non desideri, anima,  
di luce acerba nascendo —  
pure, ti fidavi dell’erba,dei prati  
prima che mi stanassero a esistenza  
in quel mese di cieli che ingannano,  
allievi attenti solo quando  
non lavorano bene luce, sole  
e nuda notte solo insegna.  
A S. P.  
Ogni orologio va per suo conto,  
non ha suoni la materia  
se l’anima rialza  
dura come d’estate l’erba,  
avida di pioggia —  
non c’è problema,  
moriranno tutte le paure  
ripete luna, non sembra  
sconvolta più di tanto,  
ma non lo perde  
il vizio di rischiararti  
con le prime parole che le vengono,  
perché piuttosto non discute  
con stelle poco entusiaste di lavoro?  
Forse un’altra perdita di tempo,  
come le strategie contro la roccia la terra  
di radici, di piante che sperano levarsi  
nel prossimo futuro, magari in settimana —  
ravvediti, nessun dio percuote  
adirato la tua terra,  
non hai rilievi non hai roccia,  
persino nel sonno ti congedano —  
costola di Adamo,  
grembo che di schianto  
cede.
 
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Gabriella Garofalo, nata a Foggia nel 1956, vive a Milano.  
Presente in numerose riviste ed antologie, ha pubblicato tre raccolte di versi: Lo sguardo di Orfeo, Franco Cesati Editore, Firenze, 1989; L’inverno di vetro, Edizioni dell’Arco, Bologna-Milano, 1995; Di altre stelle polari, Stampa Spa, Brunello, 2003.
 
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Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001  
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