Grazia Frisina
Chiuso in sé 
 
Si gonfiava del profondo 
Sangue di tutti i tramonti 
 
Lombrico 
 
Nelle caldaspre giravolte 
D’un desiderio 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Oltre l’uscio che afferra l’orecchio? 
Sopra la tua ciabatta da steppa 
inseguimenti fingono le sediziose caviglie. 
 
A me. In cucina. Nel rimestio delle supposizioni. 
 
Vorrei frugare dalla serratura 
delle tue folate scomposte, 
sventare il groppo 
di sorrisi guerrieri 
(soltanto 
un misero tirocinio di soluzioni 
farcito, che a pranzo si spolpa). 
 
O camminarti nel sogno. 
 
Da me. Sentinella. Tra umori di sughi e acqua di colonia. 
 
Alla maniera d’un re di prussia 
passami, da sotto, l’ultimatum, 
ultimo appello, ove io possa 
sbaragliare l’arbitrio di quei 
mercenari pensieri sbandati e sancire 
con loro la tregua. 
Nel calcolo 
non troppo rigoroso 
d’una semplice tenerezza. 
 
Da’ fede ora alla rarità delle 
suppliche mie. Incerte certo. 
Fino a che non ci uccidano 
gli sguardi. 
I no o i ma. 
 
Feroce nostro convivio d’incomunicabilità. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Intorno erano 
pedoni alfieri disattenti 
all’anima, ove languiva 
lo strame delle illusioni. 
 
D’assidua pena curva 
avanzò, mossa contromossa, 
sull’obliqua scacchiera della sorte 
perimetro di vicoli ciechi 
cadute trappole 
quel che il cammino strugge. 
 
Né un re, né il suo nobile scacco, 
non altro consolò dal gorgopianto 
che la breve sospensione 
d’una vocecanto: 
il cuore le adagiò 
precaria epifania di pace. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’anca stanca del tramonto 
s’attarda sull’orma dell’ombra 
che resta 
 
più amabile è questa sulfurea flemma 
che la baldanza della strada 
là fuori 
dove balordo è ogni lampione 
che il nettare depreda 
alla prima luna 
 
Mi parla 
d’un Notturnale Evento 
un’inviolata mano di raso.
 
Nota biografica
Grazia Frisina vive in Toscana, dove insegna lettere in un istituto d’arte. 
Si è sempre dedicata alla poesia. Ha pubblicato le sillogi Dell’imperfetto sentire (2006), Foglie per maestrale (Il Caso e il Vento, Roma, 2009) e il romanzo A passi incerti (Mauro Pagliai Editore, Firenze, 2009). Oltre a varie segnalazioni, ha ricevuto nel 2008 il primo premio al Concorso letterario “Canta il sogno del mondo” e, nel 2009, il terzo premio al Concorso “Pensieri di donne”.
 
 
Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001 
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