Criptica
Smolecolarsi
rimescolarsi poi
come più aggrada
e, prima o poi, accadrà…
La numinosa Mente
che ci inventa
vuole da noi l’evento creatore
fatto della sua immagine e sostanza
per ora in gestazione
ontogenetica.
Soltanto con la mente
potremo nella Sua crearci ancora…
Larvatamente proiettando abbozzi
di un Eden primitivo
delegato alle morte religioni
l’Opera al nero
liquefà e dissolve
nelle moschee nei templi nelle chiese
dove la conoscenza in tomba giace
Albedo invece
che inargenta il cielo
illumina l’oriente...
Ruvido sangue poi nell’oro splende
e di mercurio e sole
nostra essenza
s’animerà la vita nella pietra.
La verità nuda
La verità nuda e cruda
più nuda che cruda
apre le porte della carne viva
separa sponde di mari verticali
e senza intermediari
invita il cielo a penetrare
l’orizzonte del mondo
e dio si coagula in
e poi vagisce…
Da tempi
Da tempi di soli graffiti
incalzano memorie
storia ridotta in segni
di cui sicuro è nulla
forse rappresa in me
come nucleo d’autocoscienza
che trattengo
per avallare quanto a me d’intorno
la Realtà che
invece
forse mi vuole sogno…
Oppure il senso
di quel CHE sono
è condimento
un’aggiunta di sale
al nudo pranzo
di cannibali Dei…
È acuto
È acuto come può essere acuto
il pugnale che ti entra nella carne viva
il dolore di una notte incisa d’ombre e di gelo
senza anestesia
è acuto come una favilla che brucia
deposta in gola e pronunciata mai
è come il desiderio di altra vita
benché acuminata
strizzata fra le lacrime
benché tutte le lacrime
pensavi fossero già state versate
e ti attraversa
si fa strada nella tua essenza morbida
recide i confini delle tue ore quotidiane
dei tuoi segni sul muro dell’abitudine
scinde il coraggio in gemiti
e la tua dignità diventa un grido
acuto come può essere acuto
il terrore della vita che non smette
che non ti concede il lusso di morire
in pacato silenzio
in sommesso abbandono…
Un cartello
Un cartello piantato
nel centro del cuore
con scritto: attenzione
lavori in corso
ristrutturazione
si prega di vivere piano.
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Cristina Bove: ecco il mio nome. Sono nata a Napoli il 16 settembre 1942. Vivo a Roma dal 1963, anno in cui mi sono sposata. Da sempre dipingo, scolpisco, leggo e qualche volta scrivo, famiglia permettendo, dal momento che la mia è stata alquanto numerosa. Ho attraversato il confine del suicidio (un volo dal quarto piano) a diciotto anni, poi una seconda vita insperata e intensa... i miei figli... la creatività... il miracolo di essere ancora viva dopo aver superato una devastante malattia... e sono ancora qui... testimone del mio tempo e della mia vita, nonché autrice di una silloge poetica: Fiori e fulmini, Edizioni Il Foglio, Piombino, 2007.
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Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001
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