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Una recensione 
a cura di Lucia Visconti
Fiorella Macchioni, Il volto e l’anima, Edizioni della Meridiana, Firenze, 2006 
 
 
Ho tra le mani Il volto e l’anima di Fiorella Macchioni, Edizioni della Meridiana, luglio 2006. 
Ne ho scorso le pagine una, due, tre volte. Mi sono scoperta calamitata, sedotta dalle icone, scrittura del sacro: chiamano, accolgono, invitano al silenzio. Il più muto, per entrare nella contemplazione, e lì parlano d’Amore fino a sbalordire. 
Scrittura d’unione di terre e acqua, terre e uovo. La mia terra, unita all’acqua del battesimo o all’uovo, simboli di vita eterna, rivelati nel mistero pasquale, si trasfigura nell’oro della SS. Trinità, arcano di unità e agape, da sempre riversato sul creato. 
“La terribile minaccia — “[...] polvere tu sei e in polvere tornerai!” (Gen 3,19) — si scioglie nell’oro dell’Amore risorgente di Cristo”, come sapientemente sottolinea don Giorgio Mazzanti nella prefazione. 
 
Le icone presentate sono trentuno. 
Alcune “scrivono” le vetuste preghiere della cristianità orientale, altre segnano la risonanza irripetibile dell’autrice, rimandando al passo del Vangelo: “[...] ogni scriba divenuto discepolo del Regno dei Cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,51). 
Troviamo l’Eleusa (Madonna della tenerezza) in quattro diverse sfumature, un particolare dalla Genesi, schietta, ispirata creazione dell’artista come pure la Celeste Gerusalemme; diverse deposizioni, sempre nuove nel loro linguaggio di forme e colori e ancora, ancora… ma l’emozione non si estingue. 
 
Il libro non è semplicemente un catalogo, per quanto prezioso. L’artista raggiunge punte di altissimo lirismo mistico accompagnando i suoi scritti con la penna: “Per la Crocifissione ~ Il primo fu un grido,/ quello della nascita,/ cellule/ esplosioni di luce/ e/ la voce delle stelle percepita.// Ora muori…/ Così/ morendo/ ti partorisco amore” (p. 12); “Per il Crocifisso ~ Consegnerò parole/ alla Voce…/ Mia anima/ nido vivente/ nell’ombra dell’Albero” (p. 28); “Per Eleusa ~ Ogni volta/ l’intera anima mia/ trabocca di te./ E in te trabocca” (p. 58); “Per il Cristo Pantokrátor ~ Amico,/ sono a chiederti/ le parole di un padre/ per capirmi./ Sono a chiederti/ se posso con Te far festa/ e forse/ scioglierò questo nodo./ Sono a chiederti quiete./ Per scoprire che il dolore deve all’anima/ il passaggio obbligato dell’amicizia” (p. 72). 
 
Ma chi è Fiorella Macchioni? Una claustrale, una consacrata… chi è? 
È una donna felicemente sposata, con due figli splendidi; sana, economicamente tranquilla. Veste comodi jeans, nuota, scherza, si fa uno con chi soffre. 
Una persona dunque che nell’arte non cerca alienazione, ma canta la vita, la innalza a Benedizione. 
Fiorella ha scoperto il segreto dell’esistenza e generosamente ci offre una mano per accompagnarci alla fonte dell’Essere. 
 
Lucia Visconti
 
 
Le immagini sono (C) Carlo Peroni 2001 
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